ILIO BRUCIA

Il secondo libro dell’Eneide rivive in una performance storica firmata dalla pluripremiata compagnia Anagoor (Leone D’Argento Biennale di Venezia 2018, Premio Rete Critica 2016, Premio Hystrio alla regia). Nella lingua morta, mai stata così viva, permane la memoria dell’incendio, dello sterminio di un popolo, della fuga per mare raccontati in uno dei testi più violenti della letteratura mondiale.
Marco Menegoni recita i più emozionanti versi virgiliani a perdifiato, in latino e in metrica, incalzato dall’incessante beat elettronico di Mauro Martinuz.

Il filo della Stagione: Il progetto è tematicamente in dialogo con Inferno di Dante di Chiara Guidi. Due affa-scinanti letture performative e spettacolari che ricongiungono sotto lo stesso tetto (e sopra lo stesso palco) Dante e Virgilio, il discepolo e la guida, l’Eneide e la Divina Commedia.
Anagoor elabora una nuova perfor-mance dalla struttura inedita e torna ad eseguire i commoventi esametri che ci inchiodano al cospetto del rogo di un mondo: il riconoscimento, se mai ce ne fosse bisogno, che l’Angelo del canone antico da sempre con-serva e trasmette non solo bellezza, ma anche descrizione esplicita del genocidio.